Da mercoledì visite domestiche per combattere il Coronavirus

Saranno attivate mercoledì, a Piacenza, quattro unità speciali di continuità assistenziale. I team sanitari, equipaggiati con dispositivi di sicurezza e dotati di un ecografo palmare, andranno a domicilio di persone positive o sospette positive. “L’obiettivo – spiega Anna Maria Andena , dipartimento Cure primarie Ausl Piacenza – è quello di intercettare precocemente e il più rapidamente possibile casi che possono evolvere verso insufficienza respiratoria da #coronavirus”.
I destinatari del servizio saranno primariamente quelle persone che, per età avanzata o per quadro clinico fornito dal medico di famiglia, potrebbero evolversi in modo più problematico.

I team saranno composti da medico di continuità assistenziale e un medico esperto di ecografia toracica. “Questa metodica – aggiunge la dottoressa Andena – consente di avere una diagnostica precoce”.

Le unità speciali di continuità assistenziali saranno costituite in tutta la Regione Emilia Romagna: ne faranno parte medici selezionati su base volontaria, che potranno rilevare a casa del paziente la sua situazione clinica in supporto ai colleghi medici e pediatri di famiglia.

L’Ausl di Piacenza sta predisponendo quattro squadre, che dovrebbero partire già martedì. Lavoreranno 12 ore al giorno, dalle 8 del mattino alle 20 di sera, sette giorni su sette, per coprire tutto il territorio di città e provincia.
L’attività – sempre in stretto raccordo con i medici di famiglia – è stata già sperimentata, in forma embrionale, dal dottor Luigi Cavanna, che con la sua equipe ha svolto alcune visite domestiche, con ecografia, cominciando da alcuni dei suoi pazienti oncologici e poi occupandosi anche di altre persone, segnalate appunto dai colleghi.

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