Vittorio Sgarbi si offre volontario per far uscire la Galleria Ricci Oddi dall’anonimato

In un’intervista il critico d’arte si dice disponibile a traghettare la galleria d’arte  piacentina fuori dalle secche in cui è da troppo tempo intrappolata

C’è chi lo ama incondizionatamente, chi lo odia senza appello. Chi lo stima come critico d’arte e non lo sopporta come politico, chi non lo sopporta e basta.

Comunque sia, seguendo l’antico adagio andreottiano, Vittorio Sgarbi quando apre bocca, qualunque cosa dica, riesce a far parlare di sé, nel bene e nel male, all’insegna del “purché se ne parli”.

Infatti ha animato questa estate di emergenza sanitaria con le sue posizioni al limite del negazionismo, con le uscite “anti-mascherina”. Non solo è riuscito a farsi trascinare all’esterno del Parlamento dai commessi, dando vita ad una scena che tanto ricordava la Deposizione Borghese del Raffaello, detta anche Trasporto del Cristo Morto.

Sgarbi, nonostante la traslazione, è però vivissimo. E’ riuscito pure nel miracolo di risvegliare la sonnacchiosa provincia piacentina togliendo un po’ di polvere dal Ritratto di Signora di Klimt che – ritrovato fortuitamente nove mesi fa nei giardini della Ricci Oddi – è stato prima chiuso per decisione della magistratura nelle stanze blindate della Banca d’Italia ed ora è ospitato gratuitamente nel caveau della Banca di Piacenza, in attesa che qualcuno si decida finalmente ad esporlo al pubblico.

Dalle colonne de “Il Giornale” Sgarbi ha acceso un dibattito sul destino del quadro che qualcuno vorrebbe fosse subito reso disponibile alla visione dei piacentini (e non solo). Qualcun altro (foresto) desidererebbe fosse esposto a Parma nell’ambito della Capitale della cultura italiana (slittata al 20201 causa pandemia). Sul perché (nonostante nove mesi siano un tempo sufficiente per arrivare ad un parto, partendo dal concepimento) il Klimt non faccia già bella mostra di sé alla Ricci Oddi, qualche spiegazione l’ha fornita il presidente della galleria. Massimo Ferrari ha dichiarato a Piacenza Diario che si stanno ancora ultimando le misure di sicurezza. Visto il tempo necessario c’è da augurarsi la galleria si trasformi in una sorta di Fort Knox, impedendo che si ripetano furti da operetta come quello di 23 anni fa.

Sgarbi sulla vicenda ha (ovviamente) una personalissima opinione e l’ha spiegata, in intervista, al collega Giovanni Volpi. A suo giudizio il ritardo non ha sufficienti  giustificazioni e quindi la Signora di Klimt dovrebbe palesarsi senza indugi.

Anzi il famoso critico-parlamentare-sindaco ha prenotato la poltrona si chi siede Ferrari  si è detto disponibile a guidare la Galleria piacentina (l’attuale consiglio scade a fine anno). Una scelta che ovviamente farebbe discutere e dividerebbe …. ma che senza dubbio aiuterebbe la più ricca esposizione d’arte dell’800 d’Italia ad uscire dal quasi anonimato a cui infausti malefici l’hanno condannata. Perché a volte si ha l’impressione che ad essere stato inghiottito nel nulla, per tanto tempo, non sia solo il ritratto di Klimt ma l’intera Ricci Oddi.

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