A Piacenza il Natale del Covid è (almeno) ricco di “consolatorie” luminarie

Accese le luminarie di Natale in centro storico. Il Comune ha investito 50 mila euro. Per il futuro si potrebbe pensare ad un progetto rivoluzionario, coinvolgendo professionisti della città. (Fotogallery e video)

In questo Natale 2020 fortemente condizionato dalla pandemia purtroppo c’è poco da festeggiare. Il virus ha momentaneamente ma profondamente cambiato le nostre vite, annullando la socialità, limitando i contatti famigliari, mettendo in ginocchio interi comparti dell’economia a partire da bar e ristoranti, palestre, musei. Anche il commercio sta soffrendo con i negozi che hanno perso una parte consistente di clienti, in particolare quelli provenienti dalla provincia e dal basso lodigiano e si spera che un ritorno in zona gialla possa mitigare gli effetti negativi del Covid. In questo clima da “depressione collettiva” oggi è arrivato almeno un pizzico di atmosfera festiva con l’accensione delle luminarie.

Così l’orso gigante davanti a San Francesco, l’albero già soprannominato “Pino lo Zerbino” (per il suo aspetto da stuoia sintetica, quando spento), gli strani “mezzi pacchi” in piazza Cavalli, le (belle) videoproiezioni e le altre varie “attrezzature luminose” sparse per la città (che a molti erano sembrate vagamente kitsch) restano forse un po’ sopra le righe; mescolate come in una bella insalata mista e condite dalla musica natalizia diffusa dagli altoparlanti … alla fine però funzionano abbastanza bene. Certo ci sono alcune cose che andrebbero migliorate.

Innanzitutto andrebbe abbassato il volume della colonna sonora, che risulta fortemente distorta (considerando che i megafoni stradali non sono impianti Bose ad alta fedeltà).

La decorazione di via XX Settembre, la principale via dello shopping, risulta poco efficace, statica, “spenta”. La forma delle note musicali in via Verdi lascia ampio spazio a commenti ironici. In vicolo San Donnino ci sono luci della stessa forma ma con pezzi di colore differente e l’elenco potrebbe continuare con altre piccole annotazioni. Tutti peccati “veniali”. Visto però che il comune quest’anno per le luminarie ha investito 50 mila euro (normalmente destinati al complesso delle manifestazioni di dicembre) sarebbe anche giusto pretendere che tutto sia realizzato al massimo livello ed in piena armonia.

Considerando che la nostra città ha la fortuna di avere un “mago della luce” come Davide Groppi potrebbe essere un’idea interessante, per gli anni a venire, chiedere a lui un progetto “rivoluzionario” così che Piacenza diventi un esempio unico di come “far festa con le luci”, diventando anche attrattiva per il turismo natalizio. Già un progetto organico da parte di un architetto sarebbe in ogni caso un enorme passo avanti.

Per ora va bene così: godiamoci queste luci forse imperfette ma comunque consolatorie nel funesto anno bisesto.

Il sindaco Barbieri e l’assessore Cavalli: “Siano un segno di speranza”. Presepe in vetrina all’Inps

Commentando l’accensione delle luminarie natalizie che addobbano il centro storico e le videoproiezioni sulla facciata del Palazzo del Governatore, sulla torre di Palazzo Ina e sulla Cattedrale il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore al Commercio Stefano Cavalli hanno così commentato:

«Un segno di speranza e di incoraggiamento per il futuro per invitare tutti a vivere appieno, nel doveroso rispetto delle regole, la bellezza e la suggestione della città, ritrovando, nei simboli delle festività, il senso profondo della comunità e della condivisione».

All’installazione delle luci e delle decorazioni curate dalla ditta Eta Beta di Reggio Emilia, si aggiunge il ringraziamento dell’Amministrazione comunale nei confronti di Confindustria e Iren, per il consueto, prezioso sostegno rispettivamente nella donazione dell’albero e nella realizzazione delle videoproiezioni.

E’ in esposizione sempre da oggi, nella vetrina degli uffici Inps antistante la basilica di San Francesco, il presepe realizzato dal giornalista Thomas Trenchi, che riproduce la Natività in una rappresentazione contemporanea, collocando la capanna nello scenario di piazza Cavalli, dove spiccano le statue equestri del Mochi stampate con tecnologia 3d. Ogni mezz’ora – dalle 18 alle 21 – il Presepe si illuminerà, mostrando il passaggio dal giorno alla notte, con l’apparizione del cielo stellato e della cometa che fa capolino da Palazzo Gotico. “Anche questo – hanno rimarcato il sindaco e l’assessore – è un messaggio importante di vita e di speranza, fondamentale in un anno così difficile, sui cui tanti concittadini potranno soffermarsi grazie allo spazio espositivo concesso da Inps”. Inquadrando con il proprio smartphone il codice QR, si potranno ascoltare i testi di della video-narrazione di Elisa Malacalza, letti da Roberto Uggeri.

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