Anche la Cgil contro la Bonifica per l’aumento delle tariffe

"Vediamo con preoccupazione la decisione di aumentare il contributo a carico dei proprietari di casa dell'8,5% per le abitazioni di pianura e del 18,5% per quelle di montagna"

Dopo che nei giorni scorsi i consiglieri di minoranza del consorzio di bonifica di Piacenza avevano attaccato la decisione di aumentare le quote a carico dei piacentini, oggi interviene anche la Cgil che, nell’ambito del 19esimo Congresso provinciale, ha approvato un ordine del giorno al riguardo.

«La Cgil è impegnata a sostenere e difendere con le pratiche contrattuali (categoriali e territoriali) le condizioni di vita di lavoratori, pensionati e loro famiglie, a fronte dell’aumento di prezzi e tariffe.
Vediamo quindi con preoccupazione, tra le altre, anche la decisione assunta a dicembre 2022 da parte del Consorzio di Bonifica, di aumentare il contributo a carico dei proprietari di casa nella misura di un 8,5% per le abitazioni di pianura e del 18,5% per quelle di montagna. Aumenti che vengono giustificati con l’aumento dei costi di elettricità, carburanti, materiali e attrezzature.

Pur ritenendo reale l’aumento dei costi a carico del Consorzio riteniamo tuttavia che in un contesto di aumento generalizzato dei costi e della conseguente inflazione, che impatta drammaticamente sui bilanci delle famiglie, debbano essere percorse altre possibili strade, senza con questo impattare le funzionalità del Consorzio.

Altre strade, guardando all’ultimo bilancio consuntivo, sarebbero a nostro avviso percorribili per recuperare risorse senza impattare sulle classi sociali più deboli.

Come Cgil di Piacenza, chiediamo quindi che il Consorzio apra un confronto con le parti sociali al fine di individuare scelte e percorsi che, rispondendo all’aumento dei costi che il Consorzio deve oggi sostenere, eviti o contenga un ulteriore impatto sulle classi sociali più deboli».

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