Cinema rurale itinerante a Bettola, Rivergaro, Perino e Bobbio.

Il cinema estivo diventa itinerante in provincia di Piacenza etocca quattro piazze Bettola, Rivergaro, Perino e Bobbio.

Si parte da Bettola con tre serate di Cinema sotto le stelle in Piazzetta s. Ambrogio dalle ore 21:00. In questo caso si tratta di un’iniziativa sostenuta da ViviBettola.it e con il patrocinio del Comune di Bettola

Lunedì 10 : PINOCCHIO un nuovo adattamento firmato da Matteo Garrone, con il Premio Oscar Roberto Benigni nei panni di Geppetto e il piccolo Federico Ielapi in quelli del burattino più famoso della storia: un’avventura per tutta la famiglia che riporta sul grande schermo il capolavoro di Collodi e i suoi indimenticabili personaggi, dal Gatto e la Volpe al Grillo parlante, da Mangiafuoco alla Fata dai capelli turchini.

Martedì 11 : MA COSA CI DICE IL CERVELLO una commedia diretta da Riccardo Milani. Giovanna Salvatori (Paola Cortellesi) è una donna tranquilla, quasi banale, separata dal marito Enrico (Giampaolo Morelli), con un lavoro al Ministero e una figlia preadolescente, Martina (Chiara Luzzi), con cui non ha un gran rapporto. La sua vita piatta e monotona è in realtà una copertura per il suo vero lavoro, quello di agente segreto per la Sicurezza Nazionale.

Mercoledì 12 : MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI Tratto dall’omonimo successo letterario di Giacomo Mazzariol. La trama del film ruota intorno a una bugia terribile, spaventosa ma spontanea. Un ragazzino di 13 anni che si confronta con la disabilità del suo tanto desiderato fratellino. Poetico e universale l’immagine di un adolescente che scappa dalla paura, fugge il confronto e che s’innamora per dimenticare, creandosi una nuova identità.

Seconda tappa, Rivergaro al Giardino Anguissola – via Don Veneziani, 64 -Rivergaro (PC)
giovedì 13 agosto ore 21,30 ad entrata libera, organizzato dal Centro di Lettura di Rivergaro, con il patrocinio del Comune di Rivergaro e in collaborazione con ArTre e il Cinema Le Grazie.

DIVA!  Regia: Francesco Patierno con Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Silvia D’Amico, Isabella Ferrari, Anna Foglietta, Michele Riondino, Carlotta Natoli, Greta Scarano. Valentina Cortese è una delle pochissime star nostrane ad essere approdata a Hollywood e ad aver conosciuto splendori e stravaganze dello studio system. Lo ha fatto con successo, alla fine degli anni Quaranta, in fuga da una realtà che le stava troppo stretta, sposando nel ’51 l’attore Richard Baseheart, per poi tornare in Italia e, grazie al sodalizio con Giorgio Strehler, diventare anche un’icona del teatro (ambito «dove tutto è possibile»).

Terza tappa, Piscina comunale Perino – Cinema sotto Le Stelle – agosto
GLI UOMINI D’ORO venerdì 14 dalle ore 21:30 con Fabio De Luigi, Edoardo Leo, Giampaolo Morelli, Giuseppe Ragone, Mariela Garriga, Matilde Gioli, Susy Laude, Gian Marco Tognazzi. Una crime story ispirata a un incredibile fatto di cronaca. Torino, 1996.  Indovinati anche alcuni stratagemmi narrativi, come il continuo parallelo fra le vicende dei nostri antieroi e la storica rivalità fra tifosi della Juventus e del Torino, o la composizione regionale della “squadra del crimine”, che rispecchia l’immigrazione dal sud ma anche il clima fra “terroni” e “polentoni”: entrambi i contrasti diventano facili valvole di sfogo (e bersagli) per la frustrazione di chi si sente ingiustamente sfavorito dalla sorte.

E per chiudere, CinemaLe Grazie Bobbio con una anteprima nazionale VOLEVO NASCONDERMI
sabato 15, domenica 16 ore 21:15 Regia di Giorgio Diritti ,con  Elio Germano, Oliver Ewy, Paola Lavini, Gianni Fantoni, Andrea Gherpelli, Orietta Notari, Denis Campitelli. Ligabue, “El Tudesc,” come lo chiama la gente è un uomo solo, rachitico, brutto, sovente deriso e umiliato. Diventerà il pittore immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla e giaguari stando sulle sponde del Po. Sopraffatto da un regime che vuole “nascondere” i diversi e vittima delle sue angosce, viene rinchiuso in manicomio. Anche lì in breve riprende a dipingere. Più di tutti, Toni dipinge se stesso, come a confermare il suo desiderio di esistere al di là dei tanti rifiuti subiti fin dall’infanzia. L’uscita dall’Ospedale psichiatrico è il punto di svolta per un riscatto e un riconoscimento pubblico del suo talento. La fama gli consente di ostentare un raggiunto benessere e aprire il suo sguardo alla vita e ai sentimenti che sempre aveva represso. Le sue opere si rivelano nel tempo un dono per l’intera collettività, il dono della sua diversità.

 

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