Controlli a esercizi pubblici. Ammende e sanzioni

Negli scorsi venerdì (27 gennaio e 3 febbraio), i carabinieri della Compagnia di Piacenza, insieme ai colleghi del NAS di Parma, del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Piacenza e ad un’unità cinofila del Nucleo Cinofili di Bologna, hanno svolto una serie di controlli nei pubblici esercizi.
Sono stati controllati tre locali: due in città, in zona Caorsana e sulla via Emilia Pavese ed uno in Borgonovo Val Tidone.
I militari della Compagnia di Piacenza hanno controllato gli avventori presenti nei locali, mentre i colleghi del NAS e del NIL hanno effettuato attente ispezioni in materia sanitaria e sulla documentazione dei lavoratori presenti.
Dei 28 avventori totali controllati, uno straniero era sprovvisto di documenti, ed è stato quindi invitato a recarsi presso la Questura per regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale.
Presso il locale pubblico sulla Caorsana, il NAS di Parma ha notificato al titolare 47enne alcune prescrizioni in materia sanitaria mentre il NIL lo ha diffidato a presentare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) per la cui eventuale mancata esibizione è prevista un’ammenda di 1.290 euro.
Nel locale di via Emilia Pavese, invece, il NAS di Parma rilevando alcune carenze igienico sanitarie nel deposito bevande, ha contestato alla titolare una sanzione di 1.000 euro. Il Nucleo Ispettorato del Lavoro ha rilevato l’occupazione di una lavoratrice impiegata senza la preventiva comunicazione di assunzione, contestando la sospensione dell’attività in caso di mancata successiva assunzione nei termini prescritti. E’ stata contestata una sanzione di euro 2.500 in relazione alla diffida di assunzione ed eventuale successiva sospensione, oltre alla sanzione di 1.800 euro per la violazione accertata.
A Borgonovo Val Tidone, in azione anche l’unità cinofila del Nucleo Cinofili di Bologna. Nel locale 14 sono stati gli avventori controllati dai carabinieri della Compagnia di Piacenza, mentre i militari del NAS di Parma hanno contestato una violazione amministrativa per carenze igienico sanitarie con la prescrizione di sanare la criticità entro 30 giorni.

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