Coordinamento donne Cgil Piacenza: “sconcerto per lo smantellamento del nucleo investigativo della polizia locale”

"Il nucleo investigativo rappresentava un fiore all’occhiello della polizia locale ed era specificamente dedicato alla prevenzione dei reati di stalking e dei crimini connessi alla violenza di genere"

Il coordinamento donne Cgil Piacenza interviene sulla soppressione del reparto della polizia locale di Piacenza che si occupava, tra le altre cose, de relato di stalking.

«Abbiamo appreso con sconcerto dagli organi di informazione dello smantellamento del nucleo investigativo della polizia locale di Piacenza. Tale scelta implica, a nostro avviso, una grave sottrazione di risorse alla comunità piacentina perché, se è vero che l’emergenza Covid-19 ha imposto a tutti, in primis alle istituzioni, un radicale cambiamento in termini gestionali ed organizzativi, riteniamo, però, che questa riorganizzazione non debba avere ricadute negative sulla cittadinanza.

La razionalizzazione delle risorse addotta quale motivazione principale per il “taglio” dei sei agenti della polizia locale, contribuisce, in realtà, ad una grave dispersione di preziose competenze a danno della città tutta. Non si poteva prevedere, invece, una differente allocazione delle risorse? Come da più parti ricordato il nucleo investigativo rappresentava, infatti, un fiore all’occhiello ed un’eccellenza della polizia locale piacentina specificamente dedicato alla prevenzione dei reati di stalking e dei crimini connessi alla violenza di genere ed in favore della costruzione di una cittadinanza matura e consapevole, vero strumento di integrazione e di crescita della sicurezza dei cittadini.

Come Coordinamento Donne CGIL pensiamo, infatti, che questi obiettivi si possano realizzare solo rinsaldando i vincoli di identità e di appartenenza dei cittadini alla propria comunità di riferimento.

Chiediamo ed auspichiamo quindi che questa decisione, eminentemente politica e che disconosce e tradisce l’articolo 3 dello statuto comunale che informa il nostro vivere civile, venga urgentemente rivista per non trasformare il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in una mera e sterile commemorazione».

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