Credit Agricole: nel 2019 l’utile netto sale del 7% ( 846 milioni di euro)

Giampiero Maioli Credit Agricole

Lo scorso 4 febbraio 2020 il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, presieduto dal Presidente Ariberto Fassati e su proposta di Giampiero Maioli, CEO del Gruppo e Senior Country Officer di Crédit Agricole in Italia, ha preso atto dei risultati economici e finanziari del 2019.

Il Gruppo Crédit Agricole in Italia a fine 2019 ha fatto registrare un risultato netto aggregato di 846 milioni di euro, con una crescita del 7% rispetto al 2018, di cui 645 € mln di pertinenza del Gruppo Crédit Agricole in crescita del (+12% a/a).

Il Crédit Agricole a fine dicembre 2019 è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con circa 14.000 collaboratori e più di 4,5 milioni di clienti per 76 miliardi di finanziamento all’economia e 261 miliardi di Raccolta Totale (+5% a/a), considerando anche gli asset under management e l’attività di banca depositaria.

Il Gruppo è composto, al 31 dicembre 2019, oltre che dal Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, anche dalle società di Corporate e Investment Banking (CACIB), Credito al Consumo (Agos, FCA Bank), Leasing e Factoring (Crédit Agricole Leasing e Crédit Agricole Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi Italia, CACEIS), Assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (CA Indosuez Wealth (Italy) e CA Indosuez Fiduciaria).

«I risultati – si legge in una nota stampa – confermano la capacità del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia di generare redditività sostenibile, in continuità con gli esercizi precedenti. L’utile netto si attesta a 314 milioni di euro, il più elevato nella storia del Gruppo1, in aumento del +15% a/a. Il risultato include i contributi al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e al Fondo di Risoluzione (FRU) per 41 milioni».

La banca sottolinea poi il «costante sostegno finanziario a famiglie e imprese: crescita del +5% a/a dei finanziamenti a clientela privata, aumento del +3% a/a dei volumi intermediati di credito al consumo e del +2% a/a dei nuovi prestiti per acquisto abitazione; finanziamenti alle imprese in aumento del +4% a/a, con particolare attenzione all’Agri-Agro.
Raccolta diretta in aumento del +4% a/a, grazie alla crescita di depositi e conti correnti. Fiducia confermata anche dagli investitori internazionali, come dimostra la capacità del Gruppo, a gennaio 2020, di collocare il covered bond con maggior durata mai registrata in Italia (25 anni).
Raccolta gestita in aumento del +11% a/a, con collocamenti in crescita grazie al positivo contributo sia dei fondi che del comparto assicurativo».

Positiva anche la crescita della clientela «acquisiti 134.000 nuovi clienti, grazie al contributo del canale digitale, con 1 conto su 5 aperto online, ed allo sviluppo della rete interna dei consulenti finanziari. Forte spinta della bancassurance: crescita del +25% a/a delle polizze danni e aumento di 2 punti percentuali del tasso di penetrazione».

Sul fronte dei costi il gruppo ha ottenuto una riduzione del -3% «grazie ad interventi di efficientamento operativo, ottimizzazione e trasformazione delle strutture fisiche, oltre alle crescenti sinergie ottenute sia sui territori delle 3 Casse incorporate nel 2018 che con la fusione di Crédit Agricole Carispezia in Crédit Agricole Italia a luglio 2019».

I dati economici  del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia

Vediamo nel dettaglio i dati economici del gruppo bancario.

•             Utile netto di Gruppo pari a 314 milioni (+15% a/a)

•             Ricavi a 1.953 milioni (+1% a/a)

•             Oneri Operativi a 1.235 milioni (-3% a/a)

•             Costo del credito a 242 milioni (-8% a/a) e pari a 52 bps.

Dati patrimoniali 

•             Patrimonio Netto di Gruppo a 6,4 miliardi (+4% a/a)

•             Crediti verso Clientela pari a 46,7 miliardi (+1% a/a)

•             Raccolta diretta a 49,9 miliardi (+4% a/a)

•             Raccolta gestita a 38,0 miliardi (+11% a/a)

Ratio di Gruppo

• Incidenza deteriorati netti pari a 3,5% e incidenza sofferenze nette a 1,3%

• Total Capital Ratio a 17,5%

• LCR pari al 204%

Conto economico: principali andamenti del 2019

I proventi operativi netti si attestano a 1.953 milioni, in crescita del +1% rispetto all’anno precedente grazie alla crescita sia di interessi che di commissioni.

In un contesto macroeconomico più stabile ma ancora debole e tassi di interesse in territorio negativo ed in ulteriore discesa, gli interessi netti ammontano a 1.010 milioni facendo registrare una crescita del +2% rispetto all’esercizio precedente; l’anno ha visto una dinamica positiva delle masse di impiego, una gestione attiva del pricing, oltre alla progressiva ottimizzazione dell’eccesso di liquidità e riduzione del costo del funding.

Le commissioni nette, che rappresentano oggi il 47% dei proventi (in crescita rispetto al 46% del 2018), sono pari a 919 milioni e risultano in aumento del +2% a/a, grazie alla buona performance dell’attività di gestione, intermediazione e consulenza che, nonostante un inizio anno influenzato dall’andamento negativo dei mercati, evidenziano una crescita del +5% a/a, beneficiando anche delle crescenti sinergie con le società del Gruppo Crédit Agricole in Italia.

Gli oneri operativi ammontano a 1.235 milioni di euro (1.194 milioni escludendo il contributo ai fondi sistemici), in riduzione del -3% a/a grazie all’ottimizzazione dei costi ordinari e alla riduzione delle spese immobiliari, oltre che alle sinergie legate all’integrazione delle 3 Casse. Gli ammortamenti sono in aumento a seguito della crescita degli investimenti a supporto del business. Gli oneri includono i contributi al Fondo di Risoluzione Unico e al Fondo di Garanzia dei Depositi pari a 41 milioni, complessivamente stabili a/a.

Le rettifiche di valore nette su crediti e su attività finanziarie si attestano a 242 milioni, in ulteriore calo  (8%) rispetto a fine 2018. Il costo del rischio di credito (rapporto fra le rettifiche di conto economico e l’ammontare dei crediti netti verso la clientela), scende a 52 bps rispetto ai 57 bps dell’esercizio precedente.

Il risultato netto è pari a 314 milioni di euro, ed evidenzia un aumento del +15% rispetto all’anno precedente.

 Stato patrimoniale

Le masse totali, risultanti dalla somma di impieghi, raccolta diretta, risparmio gestito si attestano a 139,5 miliardi di euro.

Gli impieghi verso la clientela ammontano a 46,7 miliardi di euro, in aumento del +1% rispetto a fine 2018, grazie allo sviluppo dei crediti in bonis (+2% a/a), a fronte della riduzione dei crediti deteriorati. Tale trend è sostenuto sia dal crescente sviluppo del comparto a medio lungo termine, in particolare mutui casa alle famiglie che rappresentano il 56% degli impieghi clientela, sia dalle altre forme di finanziamento destinate al sostegno delle imprese.

Lo sviluppo dei volumi è stato conseguito mantenendo una costante attenzione alla qualità del credito: in riduzione l’incidenza sul totale crediti verso clientela sia del totale crediti deteriorati netti (3,5% rispetto al 3,8% di dic-18) che lordi (7,1% dal 7,6% di dic-18).

La raccolta gestita a dicembre 2019 raggiunge i 38,0 miliardi di euro e registra una dinamica particolarmente positiva con una crescita del +11% rispetto all’anno precedente. La raccolta diretta si attesta a 49,9 miliardi di euro, in aumento del +4% rispetto a fine 2018, con una posizione di liquidità più che soddisfacente (LCR pari a 204%).

Solidità patrimoniale confermata da un Common Equity Tier 1 ratio Fully Loaded al 11,9%, Tier1 ratio a  14,4% ed un Total Capital Ratio al 17,5%.

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