L’esame per la patente a Piacenza diventa un miraggio. Interrogazione di Foti sui “gravissimi disagi”

Il deputato piacentino (FdI) chiede spiegazioni al Ministro delle Infrastrutture. "Ottenere la patente di guida a Piacenza – scrive – appare più un’odissea che una incombenza amministrativa"

“La situazione in cui versano gli organici delle Motorizzazioni civili in tutta Italia è tutto fuorché entusiasmante, ma quella che interessa la realtà piacentina appare ancora più  grave, provocando disagi ai cittadini, specialmente ai giovani, non più tollerabili” lo denuncia Tommaso Foti, deputato piacentino di Fratelli d’Italia, in una interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. “Ottenere la patente di guida a Piacenza – rimarca Foti – appare più un’odissea che una incombenza amministrativa, basti pensare che negli ultimi quattro mesi, a fronte di 2243 fogli rosa rilasciati sono stati effettuati solo 252 esami, ovvero soltanto il 10 per cento del totale”. Per il deputato piacentino “oltre al grave nocumento arrecato ai candidati nell’ottenimento della patente di guida, si crea anche uno svantaggio competitivo per le locali scuole guida, che sono costrette a subire un esodo di iscritti in favore di concorrenti che operano in altre province, dove la disponibilità di più esaminatori consente tempi più adeguati”. “Il problema – spiega Foti – non è purtroppo recente, ma affonda le radici addirittura nel 2019, in forza del pensionamento di una parte importante del personale, non sostituito con un adeguato turn over”. “Occorre – è l’accorato appello del parlamentare piacentino – intervenire immediatamente: il Ministero delle Infrastrutture invii ispettori ad hoc, almeno al fine di garantire gli esami. In alternativa sarebbe necessario consentire alle locali istituzioni di mettere a disposizione, quantomeno in via temporanea, il proprio personale per cercare di tamponare la situazione”. “Non è accettabile – conclude Foti – penalizzare cittadini ed imprenditori del settore per criticità legate unicamente ad una errata programmazione delle assunzioni e della gestione degli organici della Motorizzazione di Piacenza”.

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