Nel primo semestre 2020 scoperti 24 lavoratori in nero e 45 violazioni delle norme di prevenzione

E' quanto emerso dalla riunione dell'Osservatorio permanente convocata dalla prefettura

Si è riunito, in videoconferenza, l’Osservatorio provinciale permanente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e contrasto al lavoro nero irregolare, convocato dal Prefetto Daniela Lupo.

Alla riunione hanno partecipato i firmatari del Protocollo sottoscritto lo scorso 23 settembre 2020: Enti locali, comune di Piacenza e Provincia, Forze dell’Ordine, Sanità, Ispettorato Territoriale del Lavoro, INPS, INAIL, Associazioni di Categoria, Camera di Commercio, Organizzazioni Sindacali e Ordini Professionali.

È stato analizzato lo scenario generale che è significativamente mutato a causa del COVID che ha avuto un impatto non da poco anche in tema di infortunistica nonché i principali dati statistici inerenti gli infortuni sul lavoro del primo semestre.

L’Ispettorato territoriale del lavoro, in particolare, ha riferito che nel primo semestre sono state ispezionate 233 aziende dei settori manifatturiero, alberghiero e ristorazione, commercio, logistica, GDO. Le irregolarità registrate sono numericamente significative, pari al 51% dei casi, tuttavia sono riferite, come chiarito dallo stesso rappresentante dell’ITL, per lo più a violazioni di tipo formale e non sostanziale come è, ad esempio, il lavoro nero.

Non sono però mancate le violazioni più gravi (lavoro irregolare, violazioni in materia prevenzionistica, etc.). Nel primo semestre sono stati trovati 24 lavoratori in nero ed accertate 45 violazioni in materia prevenzionistica e 17 di natura penale.

Il Prefetto ha ricordato come tale attività è stata incrementata, in presenza della pandemia in atto, anche alla luce delle indicazioni emerse in seno al gruppo di lavoro costituitosi lo scorso maggio in Prefettura, con la partecipazione di rappresentanti dell’Ispettorato del Lavoro, della Guardia di Finanza e dell’ASL.

Dal 14/05/2020 al 10/11/2020, sono stati effettuati 90 accessi presso aziende per la verifica anche dell’ottemperanza ai protocolli COVID: all’esito di tale attività è emerso che solo in 5 casi sono state accertate delle violazioni.

Nella prima decade di dicembre si terranno incontri ristretti per un focus sulle problematiche che caratterizzano, al momento, l’attuazione della normativa in materia di sicurezza del lavoro, dando priorità ai settori dell’edilizia e dell’agricoltura e, successivamente, si valuterà il settore della logistica e trasporti.

L’osservatorio focalizzerà il suo lavoro anche su informazione e formazione di imprenditori, lavoratori e studenti, monitoraggio dei dati dei settori particolarmente colpiti da episodi infortunistici, come edilizia; agricoltura; artigianato e piccola impresa; appalti; logistica; metalmeccanica e industriale, informazione ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), informazione e sensibilizzazione nel settore agricolo per favorire l’adesione delle aziende del territorio alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, della quale possono fare parte solo quelle che presentano determinati requisiti di legalità.

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