A Piacenza ancora 26 decessi e 131 nuovi casi positivi

4mila i casi positivi in Emilia-Romagna, 478 in più rispetto a ieri. 1.536 sono i casi lievi in isolamento a domicilio

Consueto appuntamento oggi, martedì 17 marzo, per gli aggiornamenti sul Coronavirus con il commissario ad acta per l’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi.

«Oggi – ha detto Venturi . raccontiamo una realtà di circa due settimane fa e che si sviluppano lentamente. Raccontiamo il passato non il futuro. Siamo in grado di affrontare come sarà fra quindici giorni. Ci attrezziamo sulla base dei modelli statistici e anche dei provvedimenti. Verso il fine di questa settimana vedremo gli effetti di questa segregazione. Sono queste le misure che ci dovrebbero mettere al sicuro. Quando vi racconto di un numero spropositato di 50 morti vi raccontiamo di quelli di 15 giorni fa. Speriamo solo che i nuovi numeri siano inferiori».

«L’uscita con il cane non è un capriccio è una necessità. Non dovrebbe avere nemmeno bisogno dell’autocertificazione.Se uno vuole andare a fare in giro in bicicletta, se vuole andare a fare la spesa. Se uno deve fare una corsetta, ad esempio per motivi di salute, lo faccia ma lontano da luoghi affollati. Quando ci sarà il vaccino si faranno dei piani per decidere da chi partire. Si inizierà da quelli più a rischio».

«Non c’è più l’odio. Anche se in alcuni messaggi qualcuno pensa che noi raccontiamo le cose come ci pare e di piegare i dati in base a qualche complotto politico. Figuratevi che ieri abbiamo sbagliato a dare dati in eccesso. Nessuno ha intenzione di raccontare cose come non sono. Io ho da difendere se non gli interessi della comunità in cui vivo, la regione per cui ho deciso di mettermi a disposizione da pensionato. Nessuno vi prende in giro».

«Vogliamo arrivare a trovarci e dire che abbiamo avuto solo dieci casi in più. E’ il sogno che porto e che prima o poi».

«Nei prossimi giorni avremo notizie positive. Ce la faremo ad uscire da questa situazione, da questa tegola che c’è caduta in testa».

«Estenderemo il numero die tamponi seguendo anche le indicazioni dll’Oms. Li faremo innanzitutto agli operatori sanitari»

«Quello dei medici e degli infermieri è il m.estiere più bello del mondo. Si dà tanto e si riceve tanto. Facciamo forza a medici e infermieri: non avete idea di quante persone vi vogliono bene»

«A Piacenza allestiremo ospedale da campo vicino a quello attuale con 40 poesti letto».

I numeri del Covid-19 in Emilia Romagna

In Emilia-Romagna sono complessivamente 4 mila i casi di positività al Coronavirus, 478 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 13.096 a 14.510 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12.00, sulla base delle richieste istituzionali.

Complessivamente, sono 1.466 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 223 (26 in più rispetto a ieri). E salgono a 134 (ieri erano 88) le guarigioni, 117 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 17 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 346 a 396: 50, quindi, quelli nuovi; per 4 delle persone decedute erano note patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per le altre sono in corso approfondimenti epidemiologici. I nuovi decessi registrati riguardano 26 residenti nella provincia di Piacenza, 6 in quella di Parma, 3 in quella di Rimini, 4 in quella di Reggio Emilia, 3 in quella di Modena, 1 a Forlì e 3 in quella di Bologna, due dei quali a Medicina; due persone decedute erano residenti fuori regione.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.204 (131 in più rispetto a ieri), Parma 800 (93 in più), Rimini 578 (69 in più), Modena 460 (20 in più), Reggio Emilia 299 (58 in più), Bologna 333 (complessivamente 42 in più, di cui 10 a Imola e 32 a Bologna), Ravenna 124 (10 in più), Forlì-Cesena  144 (di cui 74 a Forlì, 22 in più rispetto a ieri, e 70 a Cesena, 19 in più rispetto a ieri),  Ferrara 58 (14 in più rispetto a ieri).

2.480 posti letto aggiuntivi già allestiti, 218 in più di ieri: 2.111 ordinari e 369 di terapia intensiva

Tra ieri e oggi in tutta l’Emilia-Romagna sono stati allestiti ulteriori 218 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 2.262 a 2.480, tra ordinari (2.111) e di terapia intensiva (369).Un lavoro che procede a ritmo serrato, quellomesso in campo dalla rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale.

Nello specifico: 606 posti letto aggiuntivi a Piacenza (di cui 40 per terapia intensiva), 585 a Parma (49 terapia intensiva), 342 a Reggio (42 terapia intensiva), 246 a Modena (66 terapia intensiva), 324 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (91 per terapia intensiva), 68 a Ferrara (21 terapia intensiva), 309 in Romagna (in particolare: 145 Rimini, di cui 23 per terapia intensiva; 56 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 47 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 6 Lugo).

Volontariato

Ieri, 16 marzo, sono stati 156 i volontari operativi in Emilia-Romagna, per un totale di 1.507 dal 23 febbraio scorso. Tra i nuclei più consistenti quelli impegnati a Parma (39), Rimini (20) e Forlì-Cesena (15);fra le associazioni nazionali, risultano operativi 24 volontari Anpas, 4 Croce rossa italiana e 10 dell’Associazione nazionale alpini (Ana). Le attività più significative svolte dai volontari in questo periodo di emergenza da Coronavirus, vanno dall’aiuto ai Comuni nell’ assistenza alla popolazione, come ad esempio la consegna della spesa e dei farmaci alle persone più fragili, al supporto al servizio delle ambulanze (effettuato principalmente da Anpas E Cri); fino alla sanificazione delle ambulanze (attività svolta soprattutto a Fidenza). A queste attività si aggiunge il supporto tecnico alle più recenti installazioni per il pre-triage ospedaliero.

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