Piazza Cittadella: il parcheggio non piace a nessuno … ma nessuno lo può fermare

Consegnate al sindaco Barbieri e all'assessore Tassi le firme raccolte fra i cittadini per dire no al parcheggio di piazza Cittadella, un progetto che non piace all'amministrazione ma che nessuno sembra poter fermare. L'unica speranza potrebbe essere uno stop ministeriale

“Questo parcheggio, piaccia o non piaccia, s’ha da fare”.

Ribaltando la famosa frase pronunciata dai bravi a don Abbondio, si riesce a riassumere alla perfezione cosa sta succedendo intorno a piazza Cittadella ed al parcheggio sotterraneo. Nessuno, in città, quella rimessa sotterranea sembra volerla più, tantomeno l’attuale amministrazione che è però vincolata a contratti ed autorizzazioni firmate da passate Giunte. Stracciare le carte vorrebbe dire aprire il portafogli e rimborsare la società che, all’epoca vinse la gara (e che probabilmente preferirebbe lei stessa incassare le penali, piuttosto che aprire un cantiere delicato). Tutti sanno benissimo che scavare in quella zona è delicatissimo e la probabilità di cozzare contro mura e reperti elevatissima. Un consistente numero di piacentini si oppone all’idea che vengano abbattuti gli alberi e altri invocano di salvare l’ex stazione dei Bus.

Nella giornata di ieri, una delegazione degli abitanti di Piazza Cittadella si è incontrata con il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri proprio per consegnare all’amministrazione le oltre trecento firme raccolte nei mesi scorsi dai cittadini in collaborazione con il Laboratorio di Alberto Esse/Luogomobile ed il Comitato Due Piazze su una petizione con cui i firmatari chiedevano:

che venga finalmente abbandonato il progetto del parcheggio interrato che venga individuata una soluzione diversa per il parcheggio, rispettosa dell’ambiente, della salute dei cittadini e dei luoghi storici ed archeologici.
che venga conservato e valorizzato, aumentandone la dotazione di aiuole, arbusti, panchine e fontanelle, il giardinetto esistente con i suoi sedici alberi e con l’ex stazione dei bus, entrambi patrimonio storico- culturale del quartiere da rivalutare
All’incontro era presente anche l’Assessore Marco Tassi. La rappresentante dei cittadini ha chiarito come le  firme siano state raccolte tra gli abitanti ed i commercianti della zona, tra i genitori degli alunni della scuola Mazzini ,tra i frequentatori del mercatino coperto, del giardinetto ed in generale tra i frequentatori di Piazza Cittadella. Una raccolta di firme che si inserisce all’interno di numerose iniziative di intervento, anche artistiche, nei Giardinetti e nella zona, in corso ormai da anni.

Il Sindaco dopo avere ribadito che a lei personalmente il progetto di parcheggio interrato non piace ha elencato i diversi punti che si rendono difficile accogliere le richieste avanzate.

La pratica è una eredità dell’amministrazione precedente ormai conclusa e definita con tutte le autorizzazioni necessarie compresa quella della Sovrintendenza e quindi non ritoccabile
Fermarsi ora comporterebbe il pagamento di una penale di 12 milioni di euro.
In particolare – a detta del Sindaco – ormai tutta la questione è nelle mani del Ministero della Cultura a cui spetterà ogni decisione in merito. L’Amministrazione quindi non può più fare niente.
La delegazione dei cittadini ha risposto sottolineando come se tutto era ormai deciso (e la cosa era risaputa anche da prima) non si capisce il perché questa amministrazione avesse fatto una campagna elettorale sul blocco del progetto di parcheggio interrato e che i soldi dell’eventuale risarcimento erano già stati pagati con i proventi della gestione dei parcheggi cittadini. Obiezione che è stata respinta dall’assessore Tassi che la ritiene assolutamente infondata.

Sempre Tassi ha poi evidenziato che essendo il progetto di parcheggio interrato inserito nel Bando Periferie, bloccare il progetto del parcheggio avrebbe voluto dire bloccare anche il bando Periferie e bloccare tutti gli interventi pubblici nella città “condannando così Piacenza ad una morte civile”.

La delegazione dei cittadini ha fatto presente che su questa e sulle altre questioni tecniche, in questo incontro non si intendeva entrare in merito essendo previsto “un incontro specifico tra amministrazione e Comitato Due Piazze in cui i tecnici, gli avvocati, gli architetti, gli storici, i geologi ecc. del Comitato stesso avrebbero potuto più utilmente affrontare l’argomento”.

La delegazione  ha ribadito che con le firme raccolte si voleva rappresentare il malcontento dei cittadini che era forte anche da parte di chi – sulla base degli impegni elettorali – aveva votato questa amministrazione. In particolare la delegazione ha fatto notare che l’esperienza pluriennale di intervento in Piazza Cittadella ha messo in rilievo che, in particolare, l’opposizione all’abbattimento degli alberi dl Giardinetto è  praticamente unanime da parte dei cittadini.

Secondo quanto riporta la delegazione  l’Assessore Tassi avrebbe definito inaccettabile la proposta di conservazione anche della Ex Stazione degli Autobus che sarebbe da lui stata definita un obbrobrio ed un insulto a Palazzo Farnese.

La delegazione dei cittadini ha informato l’Assessore che quello che lui definito un obbrobrio è opera di uno dei più stimati progettisti piacentini, l’ing. Cattador, e rappresentava uno dei pochi esempi di architettura razionalista a Piacenza. Un suo recupero non certo difficoltoso assieme al recupero degli adiacenti giardinetti potrebbe costituire un utile e qualificato centro di accoglienza turistico-culturale della città mentre sembra assurdo volere abbattere quest’architettura per sostituirla con un cubo di vetro pochi metri più in là.

Il riferimento del comitato era al progetto di sistemazione di Piazza Cittadella presentato nei giorni scorsi con tanto di rendering e disegni ma che il sindaco ha invitato a “dimenticare poiché in realtà quel progetto non esiste”.

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