Il Prefetto Falco “scende in campo” contro il disagio giovanile

Se c’è un tratto distintivo del Prefetto di Piacenza, Maurizio Falco, è quello di essere molto più alla mano rispetto a tanti suo colleghi, di avere un approccio alle cose non dissimile da quello del comune cittadino nell’affrontare piccoli e grandi problemi che il suo ruolo gli porta davanti all’uscio di via San Giovanni.

Fra i temi che lo hanno particolarmente toccato – come ha spiegato oggi in una conferenza stampa convocata nel Salone degli Specchi – c’è stato quello del disagio giovanile, portato alla ribalta dal gesto estremo di una studentessa, lo scorso aprile.

Il Prefetto ne parlò, allora, con il sindaco di Rottofreno e con il papà della giovane e si prese l’impegno di darsi da fare per portare alla luce i problemi di tanti giovani che per motivi diversi “piombano nell’oscurità“.  Ha iniziato così a tessere una nuova ragnatela, una rete, fra le esperienze che già esistono in città e provincia e che vanno dalle singole scuole, all’azienda Usl, dal provveditorato alle associazioni di genitori e degli studenti.

Un lavoro che sta iniziando a dare i primi frutti e che si concretizzerà in un incontro/confronto fra studenti, genitori ed esperti, che si terrà entro fine di ottobre al Liceo Gioia. «Sarà solo il primo appuntamento – ha detto Maurizio Falco – poi spero che ce ne sia uno ogni due mesi, in giro per le varie scuole a partire dall’istituto Raineri Marcora che ci ha dato la sua disponibilità».

I temi di discussione fra adulti e ragazzi saranno il cyberbullismo e l’abuso di alcool.

Un fenomeno, quest’ultimo, in forte aumento fra i giovanissimi come ha spiegato il direttore Generale dell’AUSL di Piacenza Dott. Baldino .

«Su 60 mila accessi che registriamo al Pronto Soccorso – ha spiegato – circa 3.500 sono da intossicazioni da sostanze (droga e/o alcool) ed il 10% di queste ultimi riguarda minorenni. E’ un dato in realtà stabile negli ultimi 4 o 5 anni ma si sta abbassando l’età e molti ragazzini che si presentano in ospedale hanno addirittura 13 o 14 anni».

Preoccupante anche il fatto che si cerchino nuovi modi per assumere alcool e droghe ed avere effetti più rapidi o “sballi” più intensi. Metodi impensabili per chi ha qualche primavera in più sulle spalle, ma che i giovanissimi scovano su Internet e che sperimentano senza pensare alle disastrose conseguenze che possono portare al fisico.

L’idea sponsorizzata dal Prefetto e che genitori, scuola e ragazzi non siano lasciati soli, ciascuno nella propria realtà ma che possano dialogare apertamente e liberamente.

Il titolo del primo appuntamento sarà probabilmente “Nuove dipendenze e nuove consapevolezze”.

Si affronteranno i pericoli dell’alcool ma anche delle tecnologie che possono trasformarsi in veicolo per il bullismo.

All’incontro odierno hanno partecipato anche il direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale Maurizio Bocedi, la presidentessa della Consulta degli Studenti di Piacenza Lucrezia Galli, Pierluigi Galli, rappresentante dei genitori nel consiglio d’istituto Raineri Marcora e la preside dell’istituto Teresa Andena nonchè la dottoressa Daniela Aschieri di Progetto Vita.

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