Presentato il “Libro Giallo” di Alternativa per Piacenza

Il corposo programma di ApP presentato dal candidato sindaco Stefano Cugini è diviso in sette sezioni

E’ stato soprannominato “Il Libro Giallo” il corposo programma messo a punto dalla coalizione di Alternativa per Piacenza che si apre con le citazioni di Stefano Benni “se i tempi non chiedono la tua parte migliore, inventa altri tempi” e di Ivano Fossati “inciampa piuttosto che tacere e domanda piuttosto che aspettare”.

Sono sette le sezioni in cui è suddiviso questo programma, sette come i giorni della settimana e trenta priorità come i giorni del mese “perché la prossima dovrà essere un’amministrazione a tempo pieno sulle necessità della città”.

Tra i punti cardine del Libro Giallo si trovano “il coordinamento tra assessorati, in modo che “la mano destra sappia sempre quel che fa la sinistra”; le prese in carico “dalla A alla Z” dei cittadini, così che siano gli uffici a preparare tutti i documenti e le risposte necessarie e non le persone a dovere girare tra i vari servizi per ottenere riscontro; la realizzazione di una struttura educativa 0-6 anni al polo logistico per introdurre welfare e migliorare le condizioni di vita di chi ci lavora.

«Da oggi questo libro appartiene alla città – ha affermato presentando il volume il candidato sindaco Stefano Cugini – è un programma vivo, animato e accattivante perché vogliamo Piacenza più bella di come è stata negli ultimi anni. A chi vorrebbe ridurre la campagna elettorale a spritz, dj set, qualche cabarettista e vip a corredo, noi ribattiamo ricordando che amministrare è complesso: il libro giallo è lo strumento per mostrare ai cittadini che un gruppo di persone ci ha messo la testa e ha lavorato con serietà e impegno».

Durante la presentazione il candidato sindaco Cugini era attorniato dai capilista e dai candidati più giovani ed ha sottolineato i punti cardine di questa “carta”:  «si scrive programma, si legge patto di solidarietà con la cittadinanza. La sbornia dei milioni di euro per questo o quel progetto finirà e l’economia passerà all’incasso. O ci facciamo trovare pronti con un nuovo spirito da comunità solidale e consapevole, dove ognuno è disposto a fare il suo pezzo e un pochino in più anche per chi non ce la fa da solo, o il banco salta. Chi ci vota sa che domani sarà il protagonista del cambiamento della città e questo è un impegno non semplice da mantenere».

«Una città che guarda di più alle minoranze” ha auspicato Arianna Trivini candidata del Movimento 5 Stelle, “a misura di tutti e votata a valorizzare cultura e arte” secondo Giulia Delivetti di @Sinistra, “maggiore cultura della cura alla persone, all’ambiente e ai diritti” ha detto Martina Motta candidata di ApP. Punta sull’ambiente Riccardo Bassi “occorre cambiare il paradigma, impegnandoci a mettere al centro il benessere della persone e dell’ambiente e non il profitto a qualsiasi costo».

«Avremmo potuto mettere in fila tante promesse – ha detto Cugini – invece abbiamo voluto proporre la nostra cura, intesa alla Don Milani, ovvero una strada da percorrere insieme, molto chiara e tracciata».

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