Minoranza sarcastica nei confronti del primo cittadino sulla querelle coi fratelli Gatti (Piacenza Calcio)

Arrestato il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Caruso,
Consiglio comunale (archivio)

La minoranza alimenta la polemica tra sindaco e Piacenza Calcio in merito alla querelle nata nei giorni scorsi, suggerendo di considerare le origini “cremonesi” come motivo della dimenticanza di cui si è parlato. Ecco il testo del comunicato a firma di Gloria Zanardi – gruppo misto, Partito Democratico, Piacenza in comune, Liberi, Movimento 5 stelle. 

“Invitiamo i fratelli Gatti ad essere più indulgenti per la dimenticanza del Sindaco Barbieri verso la stupenda stagione che il Piacenza Calcio sta regalando a tifosi e città, culmine di un percorso virtuoso che dura ormai da anni e che è sempre stato contraddistinto da serietà sia nella gestione amministrativa sia sul campo. D’altronde le origini cremonesi del primo cittadino non giocano a favore di uno smisurato amore per i colori biancorossi.
Vero è che sulle decisioni prettamente societarie e della Lega e Figc l’amministrazione non ha il potere di interferire in maniera diretta, tuttavia ci si aspettava almeno che la giunta si impegnasse a svolgere un ruolo maggiormente incisivo di intermediazione (ed anche di pressione), e soprattutto che si facesse sentire per smarcarsi da alcune situazioni, che hanno interessato il Pro Piacenza, a dire poco grottesche.

Ciò anche alla luce del fatto che questa maggioranza si è dimostrata prontissima, in altre occasioni passate di difficoltà dello sport locale, a scagliarsi contro l’ignavia di una classe politica (avversaria) da rottamare.

La farsa finale di Cuneo con il 20 a 0 rifilato a 6 ragazzini più un massaggiatore, mandati in campo allo sbaraglio da una dirigenza scellerata, poteva essere evitato o almeno condannato dal Sindaco, che avrebbe dovuto picchiare i pugni sul tavolo ricordando a Pannella e soci che è il nome di Piacenza quello che viene portato in giro per i campi d’Italia.

Meglio avrebbero fatto, Sindaco e assessore, a riflettere più a fondo sul clamoroso danno d’immagine alla città, coperta di ridicolo sulla stampa, non solo sportiva, d’Europa e del Mondo (persino il New York Times!), per non parlare degli enormi pregiudizi al percorso di crescita sportiva di decine di ragazzi e delle loro famiglie che hanno investito sogni, energie e denaro. Il tempo dirà a chi e in quale misura assegnare le responsabilità di quanto accaduto.
Nel mentre riteniamo fondamentale anche spronare l’amministrazione a ragionare sul futuro dell’impianto sportivo della Besurica, utilizzato dal Pro Piacenza, che è sempre stato un punto di riferimento: sociale-sportivo ed educativo. 

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