Sgarbi risponde al commissario di Forza Italia Girometta. “Nulla mi lega a questa amministrazione di centro-destra”

"Non credo che mi allenerò con quelli che hanno buttato giù il mercato ortofrutticolo. Mi dica cosa ha fatto per Piacenza, caro commissario"

Nei giorni scorsi il commissario di Forza Italia Piacenza, Gabriele Girometta (leggi qui), aveva commentato una possibile candidatura di Vittorio Sgarbi alle prossime elezioni amministrative nella nostra città definendolo “Aspirante sindaco e assessore di ogni luogo”. Il deputato e critico d’arte non ha tardato a rispondere per le rime all’esponente azzurro, affidando i suoi pensieri ad un lungo video.

« Rispondo gentilmente al commissario Girometta (bella formula commissario) che è il responsabile di Forza Italia a Piacenza ma viene chiamato commissario. Io sono stato in tante occasioni e sto in tante occasioni a Piacenza. Ho molto lavorato a Piacenza ed ho avuto rapporti straordinari con Corrado Sforza Fogliani. Ho interrotto la continuità dei miei rapporti non con lui ma con la città quando un sindaco (Roberto Reggi ndr) ha voluto fare una bretella davanti a una villa bellissima del 700 (Villa Serena ndr).

Da allora è cominciato un battibecco per cui sono stato meno assiduo a Piacenza ma certo non meno assiduo le attività culturali della Banca di Piacenza. Ho avuto ottimi rapporti poi con l’assessore alla cultura che è un giovane pieno di entusiasmo (Jonathan Papamarenghi) il quale però non ha pensato di chiamarmi a fare qualcosa per Piacenza e ha preferito nominare presidente della galleria Ricci oddi il collega e amico Fernando Mazzocca, il quale non so cosa faccio come presidente. Io in tutti i luoghi dove sono stato chiamato ho fatto … ho mosso e mi auguro che questo avvenga anche nella bella galleria Ricci Oddi.

Quindi non ho avuto nessun rapporto con l’amministrazione attuale di centrodestra di Piacenza. Mi sono trovato in alcune occasioni discutere delle loro scelte come quando, in modo molto determinato, ho ritenuto che una volta ritrovato dopo tanti anni il dipinto di Klimt fosse inopportuno prestarlo a Parma capitale italiana della cultura, una città che è molto vale ma che si chiama Parma, non Piacenza. Questo ha fatto cambiare il progetto e ha portato ad esporre giustamente alla Ricci Oddi il dipinto di Klimt.

Una seconda occasione c’è stata quando il comune ha deciso di abbattere l’ex mercato ortofrutticolo, un’architettura degli anni ‘30 o ‘40 (comunque di epoca fascista) che poteva essere risparmiata.

Poi ho polemizzato non contro l’amministrazione ma in generale contro la Sovrintendenza per l’ex chiesa del Carmine dove hanno fatto un soppalco inaudito intollerabile e dove con Sforza Fogliani abbiamo combattuto perché la Sovraintendenza spiegasse la sua decisione.

Non c’è dunque una situazione, non ci sono rapporti del passato e anche del futuro che mi leghino a questa amministrazione attuale che si ripropone per le elezioni.

Quindi al commissario che mi esorta ad allearmi con il centrodestra rispondo che io ho seguito le persone amiche, quelle che mi sono state amiche e di cui sono amico come Sforza Fogliani, persone che hanno osservato alcuni limiti gravi del centrodestra. E’ un’altra cosa una lista che potrà portare ad un risultato utile per il ballottaggio.  

Leggo che Girometta mi scrive definendomi aspirante sindaco ed assessore di ogni luogo. Già questo non è molto gradevole. Io non sono aspirante sindaco di nulla. Sono stato sindaco, e lo sono, di luoghi importanti come  dei luoghi importanti come San Severino, Salemi e Sutri e sono prosindaco di Urbino. Ho osservato che la Bassanini consente, non essendo un ruolo elettivo ma una nomina, di essere assessore ad uno che è sindaco altrove. Per cui non è che il ruolo di assessore che ho svolto in tanti luoghi sia incompatibile con quello del sindaco altrove, tantomeno per fare la programmazione culturale per una città che ben conosco come Piacenza. Non sono aspirante né sindaco né assessore di ogni luogo, caro Girometta. Poi (Girometta) continua con una singolare malizia dicendo “speriamo non sia fugace come quella riservata ad altri luoghi”. Ora questo, caro Girometta te lo devi mangiare. Intanto perché io sono sempre stato assiduo e attivo nei luoghi in cui mi hanno chiamato a lavorare e lo sarei anche per Piacenza e non ho chiesto comunque di essere chiamato. Quanto alla formula, infelice, dire “non sia fugace come quella riservata ad altri luoghi” è sostanzialmente offensivo. Cosa avrei fatto di fugace in altri luoghi quello che ho fatto a Rovereto Mart a Ferrara (Ferrara Arte) a Possagno (Museo Canova), a Sutri (palazzo Doebbing), a Urbino (Palazzo Ducale)? Ho svolto attività senza precedenti con i gli assessori e con i presidenti. Dovunque sia stato … tutto sono stato meno che fugace: quindi non è un buon modo per chiedermi di allearmi con qualcuno dirmi “speriamo non sia fugace la sua attenzione come quella riservata ad altri luoghi”.

Parlando di me Girometta sottolinea come io sia stato eletto più volte deputato con liste promosse da Forza Italia e questo è vero. Si è trattato di alleanze. Io sono stato come sa bene Berlusconi, di cui sono amico, sono sempre stato leale alleato di Forza Italia, ma sempre indipendente.

Girometta aggiunge “siamo certi che vorrà condividere la tappa piacentina con lo schieramento di centro  destra …. Si, se il centrodestra avesse condiviso qualcosa con me. Questo non è mai avvenuto. Io ho dato al centrodestra delle buone opportunità come stimolarlo, insistere perché il Klimt ritrovato fosse una gloria di Piacenza e non di Parma. Questo ho fatto in cinque anni, senza essere mai stato chiamato da questa amministrazione».

Nella seconda parte del video Vittorio Sgarbi non le manda certo a dire al commissario di Forza Italia Girometta.

«Il commissario Girometta poi insiste ancora con un atteggiamento offensivo dicendo che le “comunali non sono infatti un talk show”. I Talk show sono una cosa parallela alla mia attività istituzionale. Sutri è cresciuta come non era mai cresciuta. Salemi allo stesso modo, subendo la violenza dello scioglimento per mafia totalmente ingiusto. San Severino è diventata una grande città turistica. Che vuol dire talk show. Forse sei tu che non sai esprimerti bene, caro commissario Girometta. Sono pronto a discutere ma non credo che mi allenerò con quelli che hanno buttato giù il mercato ortofrutticolo, ma sono pronto alla discussione, nel rispetto reciproco. Non con chi nel chiedermi di partecipare mi offende parlando di talk show o di aspirante sindaco in tutti i luoghi e secondo cui la mia attenzione è stata fugace in altri luoghi, non sappiamo quali. Non è stata fugace in nessun luogo tantomeno lo è o lo sarà per Piacenza. Inauguro in questi giorni una mostra, la mostra di Cinello. Faccio una conferenza, come molte ne ho fatte, a Santa Maria di Campagna. Preparò per dicembre una grande mostra sul più grande pittore del 700 che ha lavorato a Piacenza, Ignazio Stern. Non so cosa abbia fatto il commissario Girometta. Quello che ho fatto io lo so e lo sanno in tanti. Di Girometta non so nulla, salvo che non è abbastanza rispettoso nel chiedere a me di allearmi dicendo cose sgradevoli e ingiustificate. Impari la buona educazione, caro Girometta io poi valuterò se allearmi. Ho sempre avuto  rapporti con il sindaco e l’assessore Jonathan Papamarenghi. Hanno ritenuto, in tutto questo periodo, di non chiedere nulla, mentre ha continuato a chiedere con grande determinazione, grande coerenza il presidente Sforza Fogliani. La Ricci Oddi, per volontà del Comune, ha un presidente che non sono io. Non ho bisogno ovviamente di fare il presidente. Cosa devo dare io a questa amministrazione, pensando a quali rapporti hanno avuto con me, pur essendo i rapporti personali molto buoni con l’assessor?. Quindi caro commissario Girometta stia attento a come parla. Rispetti chi ha fatto per Piacenza e chi fa per l’Italia cose che lei non ha mai fatto e di cui non abbiamo nessuna notizia. Mi faccia vedere il suo curriculum, caro commissario. Mi dica cosa ha fatto per Piacenza, caro commissario».

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