Finalmente in uso le “body cam” per gli agenti della polizia locale di Piacenza

Oggi il primo impiego nei pattugliamenti appiedati in centro storico. Acquistate nel 2019 ci sono voluti quasi quattro anni per superare le pastoie burocratiche ed utilizzarle

La burocrazia italiana e quella europea si dimostrano sempre più assurde come ben evidenzia la vicenda a delle body cam in dotazione alla polizia locale di Piacenza, acquistate dal Comune nel 2019 ed utilizzate oggi per la prima volta, dopo quasi quattro anni, nei pattugliamenti appiedati in centro storico. Tutto a causa di lungaggini burocratiche e norme sulla privacy in grado di complicare qualunque aspetto della nostra vita.

Come spiega il comandante Mirko Mussi prima del loro uso è stato necessario compiere “un lungo ma imprescindibile iter giuridico-amministrativo richiesto per adeguarsi al Regolamento europeo in materia di privacy. Una procedura complessa, che ha reso necessaria sia la valutazione di impatto sul trattamento dei dati personali, con validazione da parte del Data Protection Officer dell’ente (ruolo affidato, dal 17 gennaio di quest’anno, alla società consortile Lepida), sia la predisposizione di un apposito disciplinare d’uso, formalizzato e condiviso con tutto il personale del Corpo”.

Dieci le body cam a disposizione del Comando di via Rogerio: indossate dagli agenti, consentono una registrazione audio e video ad alta definizione, anche in condizioni di scarsa visibilità, sino a 70 ore continue (con un’autonomia di 12 ore senza necessità di ricarica). “La peculiarità – sottolinea il comandante Mussi – è che si tratta di attrezzature capaci di catturare le immagini replicando la prospettiva e la modalità di acquisizione dell’occhio umano, permettendo così di dirimere qualsiasi dubbio sul punto di vista dell’agente durante lo svolgimento del proprio lavoro: basti pensare all’eventualità di una colluttazione in cui vengano branditi oggetti che possono costituire una minaccia o essere percepiti come un’arma. Per questo si riveleranno particolarmente utili e preziose in situazioni che possano costituire un rischio per l’incolumità, negli interventi più difficili e, ad esempio, nell’esecuzione dei Tso. A tutela sia di chi indossa la divisa, sia della cittadinanza: le registrazioni, infatti, hanno validità a tutti gli effetti, anche come fonte di prova in Tribunale”.

Le body cam – il cui acquisto da parte del Comune, al costo di 13.725 euro comprensivi di Iva, includeva anche gli accessori di ricarica, il software necessario e un corso di formazione per gli agenti – sono provviste di connessione wi-fi e bluetooth e vengono agganciate magneticamente alla divisa.

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