Una storia tutta da raccontare quela di Ivan Ciollaro, piacentino d’adozione, già pilota della famiglia Agnelli

Ottantotto anni, già sposato con Donatella Ronconi (editrice di Libertà), è stato ufficiale d'aeronautica e successivamente pilota per l'Avvocato e per suo fratello Umberto

Un giovane Gianni Agnelli su uno dei suoi aerei
Un giovane Gianni Agnelli su uno dei suoi aerei

E’ una storia che meriterebbe di essere raccontata in un romanzo quella di Ivan Ciollaro, 88 anni, veronese di nascita e piacentino d’adozione, per 20 anni sposato con Donatella Ronconi l’editore di Libertà (già vedova di Marcello Prati) da cui ha divorziato alcuni mesi fa.

Nel frattempo, nell’edizione di due giorni fa, gli è stata dedicata una pagina sul  quotidiano Italia Oggi. Perché Ciollaro, prima di scegliere la nostra città come sua residenza, ha avuto una vita ricca di avventure e soprattutto, per due decenni, è stato pilota della flotta aerea della famiglia Agnelli.

Il ritratto firmato da Stefano Lorenzetto ci racconta un giovane Ciollaro “tombeur de femmes” ed allo stesso tempo un po’ scapestrato e ribelle tanto da essere espulso, nel 1951, dall’Accademia  Navale perché trovato, durante un viaggio distruzione sull’Amerigo Vespucci, appartato con una bella fanciulla.

Nello stesso anno si sposò con la sua prima moglie, in stato interessante, e per farlo essendo entrambi minorenni dovettero chiedere una speciale dispensa.  La gravidanza non giunse a termine ma Ciollaro divenne papà di un bimbo, cinque anni dopo, nel 1956.

Al secondo tentativo (nel 1953) riuscì ad entrare in Areronautica, unico aspirante ufficiale del suo corso ad essere sposato.  Fu anche paracadutista e collaudatore dei caccia F104 Starfighter e nel 1967 raggiunse il grado di capitano. Come molti decise di lasciare la divisa azzurra per un lavoro nel privato, assai meglio retribuito.

Venne reclutato come pilota dalla famiglia Agnelli e portò in giro per il mondo l’avvocato Gianni ed il fratello Umberto. Reperibile 24 ore su 24 (quando era in turno) decollava da Torino Caselle ai comandi dei jet executive che mano a mano composero la flotta.

Ciollaro, nell’intervista, racconta in particolare l’Avvocato, la sua intelligenza, la sua ironia spizzante e di quando, pur di non farlo arrivare in ritardo al matrimonio con Marella Caracciolo riuscì ad atterrare in un aeroporto chiuso causa mal tempo e neve.

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