“Su Ponte Barberino non taccio più”. Il sindaco di Bobbio Pasquali all’attacco di Bonaccini

"Il presidente della regione era venuto il giorno dopo il crollo ed aveva promesso che sarebbe stato ricostruito. Dopo oltre sette anni è ancora giù". Impegni non mantenuti anche sulla banda larga

Forse non è ancora un “aut aut” ma certamente le parole che il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali lancia da Roma al presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini sono di fuoco. Perché – come ha spiegato ai nostri microfoni – nonostante siano passati oltre sette anni dal crollo del ponte Barberino e nonostante un progetto per la ricostruzione pagato dal comune di Bobbio, i soldi per il nuovo manufatto non sono mai arrivati dalla regione e non è mai stato indetto l’appalto per la ricostruzione. Ma un’altra promessa per la quale Pasquali punta il dito contro Bologna, e non solo, è la banda larga. Anche in questo caso non sono mai state costruite le infrastrutture promesse nonostante il progetto fosse stato finanziato e l’amministrazione avesse messo a disposizione un’area per l’infrastruttura. (Vedi sotto il video dell’intervista).

«Sono stati fatti degli investimenti importanti per la connettività e la banda larga. Purtroppo abbiamo un sei, sette anni di arretrato e non so quando si riuscirà a portare a termine il progetto che è stato finanziato che è stato assegnato; però la società che deve realizzarlo, che è Openfiber purtroppo non lo sta facendo. Nel mio piccolo comune, che poi piccolo non è visto che facciamo 100.000 presenze di turisti all’anno, abbiamo un problema enorme. E’ dal 2015 che abbiamo messo a disposizione un’area per realizzare il punto di partenza di tutta la connettività ma non hanno ancora iniziato i lavori. Io credo che qui lo Stato centrale da un lato la Regione e Lepida dall’altro dovranno dovrà intervenire in modo pesante perché la situazione sta creando notevoli difficoltà. Questo potrebbe essere un impulso importante per portare gente sulle montagne perché gente che lavora in smart working, che lavora da casa costituiscono una soluzione allo spopolamento».

«Noi abbiamo un ponte crollato nel 2015  con l’alluvione ed è ancora giù. Il presidente Bonaccini era venuto il giorno dopo il crollo ed aveva promesso che sarebbe stato ricostruito. Io personalmente ho detto che dopo il 2 gennaio non taccio più: io credo che debba essere ricostruito. La Ragione deve impegnarsi a ricostruirlo. Crollasse la galleria per qualsivoglia motivo l’Alta Valtrebbia sarebbe completamente bloccata. Per arrivare in Alto Valtrebbia bisognerebbe passare da Ferriere facendo la strada del Mercatello. Io non credo che sia fattibile. Noi abbiamo fatto fare come comune il progetto. Abbiamo speso 40 mila euro (abbiamo trovato un ingegnere che ce lo ha fatto quasi gratuitamente). Il costo del ponte è di 4.800.000 mila euro.€ da subito per aiutare il conto riguardo Se la regione Emilia Romagna non trova  4.800.000 € dal suo bilancio per realizzare il ponte di Barberino, beh credo che ci si debbano fare delle domande e soprattutto darsi delle risposte».

Forse alla Regione non interessa?

«Io spero che non sia quello perché comunque poi i voti arrivano anche dalla Val Trebbia e questo credo che questo il presidente Bonaccini lo sappia benissimo, lo sa bene l’assessore Corsini, lo sa bene il vicepresidente Priolo. Ne sono tutti a conoscenza. Io mi auguro e spero che non sia questione che non interessi la Val Trebbia. Perché la Val Trebbia ha un flusso di persone enorme. Bobbio fa da sola 100 mila presenze ma con la parte alta della Val Trebbia passiamo tranquillamente le 150/170 mila e molti vengono anche da Piacenza e votano anche questi! Io credo che un messaggio debba essere dato e mi auguro che il 2023 posa essere l’anno dell’appalto del Ponte di Barberino».

 

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