Torna Dal Mississippi al Po

Charlie Musselwhite and Ben Harper.

ll festival Dal Mississippi al Po si prepara a spiegare le vele: ideata ed organizzata da Fedro fin dalla sua prima edizione, che risale ormai al 2005, la rassegna musicale e letteraria si prepara a colonizzare la Val d’Arda, avendo eletto come location per la consueta tre giorni internazionale la cittadina di Fiorenzuola, che già negli scorsi anni aveva ospitato diversi fortunati appuntamenti collaterali del festival. Come di consueto, poi, a completare il cartellone di Dal Mississippi al Po torneranno anche quest’anno le rassegne musicali, come le “Notti Blues sul Po” al circolo Amici del Po di Monticelli d’Ongina e soprattutto la fortunata “Bala cui Ratt”, un appuntamento ormai consolidato dell’estate piacentina, che porterà anche quest’anno sulla bellissima scalinata di Via Mazzini, nel centro storico della città, grandi appuntamenti live e che ospiterà un grande evento internazionale.
Cambiamenti in vista, dunque, non soltanto per quel che riguarda le location, ma anche le date di Dal Mississippi al Po: il festival vero e proprio si terrà nel week end centrale di luglio, da venerdì 14 a domenica 16 a Fiorenzuola D’Arda, ma sarà preceduto da una lunga serie di appuntamenti che, a partire dal primo giugno, porteranno fiumi di musica live a Piacenza e provincia. E potrebbe non essere finita qui, perchè proprio in questi giorni Fedro sta lavorando per far approdare il festival ad un altro porticciolo.
Ad un paio di settimane dal via ufficiale, previsto come si diceva per il primo giugno, iniziano a circolare voci sugli ospiti della tredicesima edizione ed il primo nome annunciato da Fedro è di quelli da far drizzare le orecchie non sono allo zoccolo duro di appassionati di blues, ma a qualsiasi estimatore di musica contemporanea: a otto anni di distanza dallo spettacolare concerto piacentino a Palazzo Farnese, nella serata di domenica 16 luglio arriverà a Fiorenzuola Charlie Musselwhite, il più famoso ed importante armonicista al mondo, che si esibirà sullo spettacolare palcoscenico storico-architettonico rappresentato dalla Collegiata di San Fiorenzo, nella piazza principale, location di tutti gli appuntamenti del festival.
Charlie Musselwhite a Fiorenzuola
Il concerto di Charlie Musselwhite è il grande evento dell’edizione numero tredici di Dal Mississippi al Po: un artista di tale caratura, colui sul quale viene fatta la tara quando si parla dell’armonica blues, per di più un uomo di cuore ed un artista dalla grande umanità, non capita spesso dalle nostre parti. Avvezzo ai più prestigiosi palcoscenici internazionali, e a dividere la scena con colleghi ben più “pop” come Ben Harper, Eddie Vedder e Tom Waits, solo per citarne un paio, Musselwhite ha dimostrato di saper dare il massimo anche in atmosfere più raccolte.
L’Amministrazione Comunale di Fiorenzuola ha accolto con entusiasmo la proposta del direttore artistico di Fedro, Davide Rossi, che afferma: “Quando ci si è prospettata la possibilità di riportare al festival Charlie Musselwhite, un artista che abbiamo già ospitato a Dal Mississippi al Po 8 anni fa, e di cui resta traccia non solo nella storia della rassegna, ma dei concerti live di Piacenza e provincia in tempi recenti, abbiamo fatto di tutto per non farcela sfuggire. Musselwhite si esibirà nell’ambito di eventi molto più noti del nostro, basti pensare che la sera prima sarà sul palco di Pistoia Blues, e per noi poterlo portare a Fiorenzuola, in una piazza che ci ha accolto e accompagnato in diversi momenti importanti delle ultime edizioni di festival , è un grandissimo onore e privilegio, la chiusa ideale per quella che sarà un’edizione insolita, con tanti cambiamenti.”
La biografia degli anni formativi di quello che sarebbe diventato un genio dell’armonica suona proprio come il testo di una canzone blues: Charlie Musselwhite è nato in Mississippi, cresciuto ascoltando il blues, hillbilly e gospel alla radio e fuori dalla porta di casa, si è poi trasferito a Memphis dove, affascinato dalla scena musicale della città, ha iniziato a suonare la chitarra e l’armonica, cosa piuttosto insolita per un ragazzo bianco. Seguendo il percorso di tanti altri poco più che ragazzo si sposta a Chicago e, mentre di giorno lavora come manovale, la sera si intrattiene nei blues club coltivando delle amicizie con grandi icone come Little Walter, Big Walter, Sonny Boy Williamson, Big Joe Williams, Muddy Waters e Howlin’ Wolf, costruendosi molto presto un’impressionante reputazione grazie “passaparola” di questi amici entusiasti della sua musica,  iniziando così a venire pagato per suonare nel quartiere dove vive nel South Side.
In ben 43 anni di carriera ha realizzato più di 30 album, tre dei quali: Ace Of Harps (1990), Signature (1991) e In My Time (1993), realizzati per Alligator Records, tuttora rimangono i migliori titoli venduti. Dopo il grande successo di The Well (2010) e le conseguenti nomine come “Album of the year” e “Traditional Blues Album of the year” ai  Blues Music Awards del 2011, il primo lavoro “full band” della sua lunga carriera, la più personale ed emozionale serie di brani che abbia mai creato, arriva, nel 2013, Get Up! Nato da una solenne e “troppo rara” collaborazione con un altro grande artista, Ben Harper, Get Up! è un moderno classico blues che guarda al gospel, alla tradizione, al country e al R&B: l’originalità del disco regala alla coppia Musselwhite/Harper il Grammy come miglior disco blues del 2013.
Charlie Musselwhite, che quest’anno celebra cinquant’anni di carriera, spesi per lo più sul palco, dal vivo, è la prova vivente che la buona musica può soltanto migliorare con gli anni. Per quanti e quanto prestigiosi siano i riconoscimenti che si è accaparrato in questi cinque decenni, 24 premi, di cui tre Grammy Awards dovranno pur voler dire qualcosa, forse quello che rende di più l’idea di chi sia Charlie Musselwhite e che cosa rappresenti la sua musica sta tutto nella frase: “Musselwhite è l’unico artista in grado di scatenare l’isteria del pubblico semplicemente aprendo una valigetta” perchè è proprio in quel momento, quando si prepara con la sua armonica, che inizia la magia.

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