Un “dolce grazie” a medici, infermieri, operatori, volontari per il loro lavoro

L’idea era partita una settimana fa sul gruppo Facebook “A Piacenza chiedilo a me”: una raccolta di fondi per acquistare pasticcini da portare in ospedale in modo da offrire una piccola pausa dolce agli operatori sanitari, impegnati nella quotidiana lotta contro il Coronavirus.

L’iniziativa ha pian piano preso forma ed ha coinvolto due aziende dolciarie convenzionate con il gruppo, Ciccio Pasticcio e Hansel e Gretel ed è stata concordata con l’Ausl di Piacenza.

Le donazioni sono arrivate generose e si sono raccolti poco meno di 500 euro che sono stati sufficienti per preparare dolci, frolle, pizza e focaccia, brioches consegnate questa mattina non solo all’ospedale Guglielmo da Saliceto ma anche alla centrale del 118 di via Anguissola, presso la sede della Croce Rossa di viale Malta e quella dell’Anpas di via Emilia Parmense come si può vedere dalla galleria fotografica.

Un piccolo gesto di ringraziamento della città verso tutti questi medici, infermieri, volontari che stanno instancabilmente aiutando i piacentini ad affrontare il Covid -19.

Uomini e donne sottoposti a turni pesantissimi – sia fisicamente sia umanamente – a cui va il ringraziamento di una comunità intera.

Uomini e donne che ancora una volta a tutti raccomandano: “Aiutateci. restate a casa”.

«Non credevo – ha scritto Giovanni Di Fulvio, titolare di Ciccio e Pasticcio – che il cuore dei piacentini fosse così enorme. In pochissimi giorni grazie al gruppo Piacenza chiedilo a me, abbiamo raccolto tantissime donazioni da parte di tutti, una cosa incredibile! Continuamente gente ha donato e noi nel nostro piccolo abbiamo creato e fatto da tramite.
Stamattina ci siamo alzati presto per preparare le briokes, la pizza, le crostate con Marco Pagani ed i colleghi della pasticceria Hansel e Gretel. Ci siamo trovati ed abbiamo scambiato un po’ di chiacchiere preoccupati per la situazione ed il futuro dei nostri locali, ma poi la forza e la voglia di portare, di donare a chi in questi giorni ci mette anima e cuore è stato più forte del lasciarsi prendere dalla disperazione. Avevo un nodo in gola quando nella città regnava il silenzio e si sentivano solo i rumori delle sirene, davanti ai nostri occhi in tutta la città ambulanze, qualche auto e delle pattuglie, qualche vecchietto curioso in giro, un carro funebre e poi il nulla.
Grazie ai piacentini abbiamo portato un sorriso al 118, alla Croce Rossa, alla Coce Bianca e ai vari reparti dell’ospedale! Grazie gente dal cuore grande per questa lezione di vita! Speriamo di potervi ringraziare e poterci riabbracciare dal vivo molto presto appena tutto questo sarà finito!».

 

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