Yama Arashi e la preparazione sportiva del giovane pilota di F3 Leonardo Fornaroli

Il maestro Gianfranco Rizzi prosegue la formazione del talento diciottenne piacentino, atteso dai Gran premi di Montecarlo e Barcellona dopo l'annullamento di Imola per maltempo

Nella foto, Leonardo Fornaroli con Gianfranco Rizzi (Yama Arashi)

Non solo arti marziali. Nella società piacentina Yama Arashi, la preparazione sportiva è a 360 gradi, come testimonia l’avventura consolidata di coaching del maestro e direttore tecnico Gianfranco Rizzi, anche quest’anno al fianco del giovane pilota piacentino Leonardo Fornaroli, al debutto nel 2023 in F3 (automobilismo) e che nei prossimi fine settimana sarà impegnato nei Gran premi di Montecarlo (25-28 maggio) e Barcellona (2-4 giugno) dopo l’annullamento di Imola per maltempo.
“Sono conosciuto – le parole di Gianfranco Rizzi – come maestro di kickboxing, ma da qualche anno, svolta la giusta formazione, sono anche il coach di Leonardo. Da quando abbiamo iniziato insieme qualche anno fa, ha fatto molti progressi in tutti gli ambiti su cui ci siamo impegnati. Dapprima abbiamo lavorato su esercizi coordinativi e per metterci in una buona condizione di forma, poi siamo passati ad allenare la forza e la resistenza con piani sempre più specifici e programmi personalizzati. Completiamo il lavoro con interventi di mental coaching molto importanti, che mirano a migliorare la concentrazione, il focus e i tempi di reazione. Quest’anno in F3 il lavoro mentale sarà ancor più importante e dovremo incrementarlo”.
“Con Gianfranco – afferma Leonardo Fornaroli – abbiamo lavorato sodo durante tutto l’inverno per essere più pronti possibile per la stagione. Abbiamo curato molto la parte superiore, perché la forza-g e la durezza  dello sterzo sono molto più considerevoli, e anche le gambe, perché il pedale del freno è molto più duro e bisogna applicare molta forza. Rispetto all’anno scorso abbiamo posto più l’accento sulla parte aerobica, perché in F3 le gare sono più lunghe e quindi bisogna mandare ossigeno a cervello e muscoli per rimanere più lucidi ed efficienti possibile”.

Leonardo Fornaroli in gara
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